San Leo

Alla Scoperta di un Mondo Antico

LA STORIA

“Un solo Papa, un solo Dio, un solo forte di San Leo”; recitava un detto popolare. E recandosi alla splendida rupe se ne comprende il motivo. La strada statale Marecchiese, che da secoli unisce Rimini ad Arezzo procedendo al fianco della valle scavata dal fiume Marecchia, mostra un insolito panorama naturale costituito da picchi che si lanciano su un paesaggio collinare che va consumandosi verso il mare. Ogni roccia testimonia un passato fatto di guerre e battaglie, ogni vetta possiede un propugnacolo posto a protezione di attacchi che arrivavano dalla costa e tra questi il Montefeltro, che più tardi venne a designare tutta la zona che lo circondava.

In questo picco, alto 650 m., tante le popolazioni che trovarono rifugio, ma tra queste solo quelle di epoca romana lasciarono qualche testimonianza. I romani che lo abitarono lo chiamavano “Mons Feltrius” per la presenza di un tempio rivolto a Giove Feretrio.

Il nome Montefeltro cambiò in San Leo quando il dalmata Leone, trasferitosi qui per lavoro, venne acquistando fama di santo per la sua intensa vita di cristiano. Con questo nome sarà conosciuto qualche secolo più tardi e dovrà far fronte alle occupazioni dei barbari, alla depressione del periodo dell’ alto-medioevo, alla dominazione dei franchi e dei bizantini e alle battaglie feudali per il suo controllo.

La casata dei Carpegna, quella dei Montefeltro e dei Duchi d’Urbino, daranno un ordine politico e del territorio al feudo. Nel 1500 subentrarono i Della Rovere e nel 1600 lo Stato Pontificio. Qui fu rinchiuso in isolamento il famoso Conte Cagliostro che per 4 anni rimase nella cella nominata “pozzetto”.

Nel 1860, con L’Unità d’Italia, questa zona della Romagna verrà inglobata ingiustamente, insieme ai domini urbinati, alle Marche.

DA VISITARE

Il “Forte”

Simbolo di un trascorso tanto importante, è sicuramente il prodotto di molte sovrapposizioni, poiché le sue origini si sono dissolte nel tempo. Quello che rimane oggi è opera dell’architetto di Siena Francesco di Giorgio Martini che la restaurò e la irrobustì per direttiva del Duca di Urbino. Nel torrione di sinistra si può visitare la mostra dedicata alle armi delle varie epoche e sono esposti alcuni dipinti ‘600 che arrivano dal Convento di Sant’Igne. Nel vicino torrione destro sono preservate le armi e i documenti risalenti al periodo risorgimentale.

Nell’appartamento ducale è allestita una pinacoteca e tra le sue opere al I° piano: “Il Cristo deposto” di scuola caravaggesca; “La disputa tra i dottori”‘ del Correggio; il trittico della “Madonna del Carmine con il Bambino fra i Santi Leone e Marino” di Luca Frosino.

Finita la visita al Forte si scenderà per la caratteristica via Leopardi che riporta alla piazza centrale o Piazza Dante. Qui si erge il Palazzo Medici, in cui si trova la Biblioteca G.B.Marini; e ancora di fronte alla fontana c’è il Palazzo Nardini che contiene la stanza nella quale alloggiò S. Francesco ed in cui ricevette in dono il Monte della Verna. Più avanti vi è il Palazzo dei Conti di Montefeltro e Duchi D’Urbino, oggi sede municipale.

La Pieve Questa piazza medievale si abbellisce con l’abside della Pieve, uno dei monumenti più espressivi dell’arte medievale. Edificata in pietra arenaria rossiccia, sprovvista di facciata, presenta l’abside che si rivolge all’interno della piazza. Con il suo stile preromanico, intitolata a S. Maria Assunta, è sicuramente la chiesa più antica di tutto il Montefeltro, costruita con materiali di recupero di un tempio pagano nel luogo stesso dove sembra che S. Leone avesse edificato il primo sacello. L’interno è antico e bellissimo, forse opera dei maestri comacini: suddiviso in tre navate da colonne e pilastri, presenta il tetto a capriate; ma la cosa più bella è il presbiterio sopraelevato su cui si distingue il ciborio in marmo cipollino regalato dal duca Orso (881), che si erge su quattro colonnine dai capitelli bizantini. Due scalette portano alla cripta ripartita in tre absidi.

Il Duomo

Nel medesimo piazzale, come un tutt’uno con la roccia, sorge il Duomo che eretto nel 1173 e finito nel XIII Sec. è dedicato a S. Leo e funge da Cattedrale. Eretto secondo alcuni sulle rovine del tempio latino a Giove Feretrio con pietra arenaria, presenta linee romanico-lombarde unite a quelle gotiche. Si entra all’interno attraverso un portale laterale, in quanto come la Pieve, manca della sua facciata e presenta tre navate divise da pilastri e colonne che reggono archi acuti. Un’ampia scalinata del ‘500 sale al presbiterio sopraelevato nel mezzo del quale sta un Crocifisso copia di quello dipinto nel 1205 e che sovrasta la mensa dell’altare invece originale. Sopra questa si trova un’urna d’argento che conserva un frammento d’osso di San Leone: la sola reliquia rimasta qui del santo. Uscendo all’aperto, dopo aver osservato la bella Annunciazione del tardo 500 dipinta sopra il portale, prendendo la strada che porta dietro l’abside, si potrà vedere la Torre Campanaria. Questa di stile romanico piuttosto massiccio è aperta in cima a cella e illuminata da otto finestroni; vi si accede per una scala a chiocciola. Si dice che anticamente si fregiasse di 9 campane di cui oggi rimangono i fori delle corde.

Museo d’Arte Sacra

Fortemente desiderato dalla Curia Vescovile di San Marino-Montefeltro e dall’Amministrazione Comunale di San Leo, il Museo d’Arte Sacra si è costituito nel 1996 nel Palazzo Mediceo. L’originaria raccolta comprende una serie di opere che appartengono al territorio leontino, provenienti da edifici di culto che per vari motivi non ne permettono più la conservazione.

Si tratta di opere riguardanti l’Arte Sacra, le quali erano destinate agli altari e ai conventi.

INFORMAZIONI:

Se volete fermarvi a San Leo, troverete tanti alberghi dotati di tutti i comfort e servizi, appositamente pensati per rendere il vostro soggiorno il più piacevole possibile. Non perdete dunque l’opportunità di fermarvi per visitare questo splendido paese, dove la storia ha lasciato tante meravigliose testimonianze.

Ufficio informazioni turistiche – Piazza Dante San Leo 0541/ 916306 – Associazione Pro Loco San Leo – Piazza Dante San Leo 0541/ 916231 – Museo di arte sacra – Piazza dante San Leo 0541/916306

Comune di San Leo Tel. 0541/916211 Fax 0541916184

e-mail: comune.sanleoi@provincia.ps.it